Da Cutro a Pavia e ritorno: storie di accoglienza e soccorso

A un anno dalla tragedia di Cutro, nella quale trovarono la morte in mare 91 persone, di cui 34 bambini, le botteghe Ad Gentes e CAFE, che promuovono il commercio equo a Pavia, con la collaborazione del Collegio Universitario Santa Caterina da Siena e delle sezioni pavesi di EMERGENCY Ong Onlus e Refugees Welcome Italia, hanno proposto nei giorni scorsi alla città un momento di riflessione sui migranti, accogliendo la Teca contenente un frammento della barca affondata, per mantenere viva la memoria del naufragio. Il reperto è visibile fino al 15 marzo, data dalla quale continuerà a itinerare per l’Italia.
Il partecipatissimo incontro, introdotto da Erica Reganaz, responsabile progetti dell’Associazione Ad Gentes, e moderato dal Prof. Andrea Reina, presidente dell’associazione, ha visto gli articolati interventi di Emanuela Dal Zotto, ricercatrice dell’Università degli Studi di Pavia e membro di ESCAPES – laboratorio di studi critici sulle migrazioni forzate – e di Luigi Vannella, coordinatore di Refugees Welcome Italia, gruppo territoriale di Pavia e operatore legale nei centri di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati. Tre attiviste di Refugees Welcome (Giorgia Beneventano, Barbara Fettuccia e Cinthia Sempio) hanno, inoltre, portato eterogenee testimonianze sul significato del fare accoglienza. Ne è seguito un dibattito con i partecipanti, che, tra l’altro, hanno potuto fare l’esperienza di un “salvataggio virtuale”, attraverso un visore di realtà aumentata, messo a disposizione dagli attivisti di EMERGENCY.
L’evento si inserisce nell’ambito della Trama dei Diritti, uno spazio culturale permanente promosso da CSV Lombardia Sud, incentrato sugli Obiettivi dell’Agenda 2030: promozione dei diritti e giustizia sociale e ambientale.