E’ stata consegnata nella mattinata di venerdì 22 dicembre al Vescovo di Pavia Monsignor Corrado Sanguineti la nuova statuina del Presepe 2023, nell’ambito dell’iniziativa promossa ogni dicembre a livello nazionale da Coldiretti, Confartigianato e Fondazione Symbola. L’obiettivo – spiega Coldiretti Pavia – è quello di aggiungere alla rappresentazione della Natività figure che ci parlino del presente ma anche del futuro. In particolare quest’anno la statuina rappresenta, attraverso un maestro imprenditore e il suo apprendista, la trasmissione del saper fare attraverso le generazioni.
Alla consegna al Vescovo di Pavia hanno partecipato il Presidente di Coldiretti Pavia Silvia Garavaglia insieme al Direttore di Coldiretti Pavia Antonio Tessari e al Segretario Generale di Confartigianato Pavia Stefano Bruni. Il Presepe – ricorda Coldiretti – è una delle tradizioni che trasmette speranza e serenità anche nei momenti difficili che stiamo attraversando, è la “buona Novella” che diventa presente e significa rinascita, mettersi in cammino, stare vicini alle persone e al territorio. Con la spinta delle energie vere e buone raccolte sotto l’egida del Manifesto di Assisi, Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti, con l’affiancamento della “Fondazione Fratelli tutti”, vogliono portare un loro contributo volto a diffondere la straordinaria attualità e forza di questa narrazione gentile.
Grazie ai suoi personaggi, la rappresentazione della Natività di Gesù serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni – spiega Coldiretti – e quindi insieme al Bambinello troviamo fra gli altri, artigiani, casalinghe, filatrici, agricoltori, pastori e gli animali, dal bue all’asinello della Natività, dalle pecore alle caprette, dalle oche alle galline, fino a cani e gatti per rappresentare la multiforme dimensione del Creato che parte proprio dalla terra. Nel 2020 la statuina rappresentava un’infermiera, nel 2021 un imprenditore digitale, nel 2022 una florovivaista, quest’anno la statuina rappresenta un maestro imprenditore e il suo apprendista.
“La solidarietà tra generazioni sulla quale si fonda l’impresa familiare è un modello vincente per vivere e stare bene insieme – sottolinea Silvia Garavaglia, Presidente di Coldiretti Pavia – e si sta dimostrando fondamentale anche per affrontare le difficoltà economiche e sociali di molti cittadini in un momento di grandi tensioni internazionali”. Anche per questo è importante sostenere l’ingresso dei giovani nelle imprese del Paese, un obiettivo verso il quale proprio l’agricoltura può rappresentare un esempio prezioso – sottolinea Coldiretti – con oltre il 98% delle aziende agricole che ha al suo interno manodopera familiare, parte della quale destinata a prendere le redini dell’attività. Il risultato – conclude Coldiretti – è che nelle nostre campagne esiste oggi un esercito di oltre 50mila giovani under40 alla guida di aziende agricole dove hanno portato innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale, creatività e nuove opportunità occupazionali.