“Dallo SFA all’APOLF: dare continuità all’accompagnamento”

Non lasciare le famiglie con figli fragili con la sensazione di essere rimaste da sole dopo il compimento dei 35 anni di età dei loro ragazzi e ragazze. E’ lo scopo di “Dallo SFA all’APOLF: dare continuità all’accompagnamento”, cammino condiviso presentato alla stampa nella mattinata di mercoledì 29 marzo presso la Sala San Martino di Tour in Corso Garibaldi a Pavia; la nuova convenzione è di fatto uno strumento di inclusione socio-lavorativa che consente agli utenti disabili del Servizio Formativo all’Autonomia comunale di acquisire competenze professionali specifiche e di migliorare il livello di autonomia operativa, con l’obiettivo di un loro inserimento lavorativo. Presenti alla conferenza stampa l’Assessore ai Servizi Sociali, Volontariato, Sanità e Politiche per la casa Anna Zucconi e Piero Giacomo Iannello Direttore Generale di Apolf; con loro anche la dirigente Antonella Carena, Chantal Rabossi e Pierina Bianco di Apolf e Lorenzo Cremascoli di SFA, inoltre non era presente alla conferenza stampa ma Mariapia Giacobone di Apolf è stata nominata dal direttore Iannello per il suo impegno. La convenzione prevede, in via sperimentale e senza alcun obbligo per le famiglie, che 10 persone dai 35 anni in su attualmente in carico allo SFA possano intraprendere un percorso di formazione e avviamento al lavoro grazie a tirocini di inclusione e socializzazione portati avanti da APOLF presso enti già convenzionati; il numero delle persone fragili interessate dal progetto potrebbe salire a 15 più avanti, dopo una serie di valutazioni e il superamento della fase sperimentale. “Così andiamo a supporto dello SFA ma soprattutto diamo continuità all’accompagnamento con un progetto che fornisce opportunità ulteriori a chi ha fragilità ma anche competenze da spendere professionalmente – ha detto l’assessore Zucconi -. Si tratta di creare futuro sociale e professionale per le persone che già allo SFA hanno compiuto un percorso di apprendimento orientato ad una maggiore autonomia”. il progetto è stato finanziato dal Comune di Pavia per 130mila euro.