La Torre Civica di Pavia ricostruita in 3D per la commemorazione del 17 marzo

La novità resa possibile dall'impegno di quattro società pavesi

Venerdì 17 marzo 2023 ricorreranno i 34 anni dal crollo della Torre Civica e, come è tradizione, il Comune di Pavia organizzerà il momento di ricordo in piazza Duomo alle ore 11.30: il sindaco Mario Fabrizio Fracassi sarà presente accanto alla Cattedrale, dove verrà raggiunto dal Vescovo, Mons. Corrado Sanguineti, per un momento di preghiera.
Quest’anno, però, ci sarà una novità riservata a chi vorrà prendere parte al momento commemorativo: grazie all’impegno, alla passione e all’amore per Pavia di quattro diverse società pavesi (“4Draw”, “Nonsolosound servizi”, “MyMusicService” e “Compagnia della Corte”) sarà possibile rivedere in loco la Torre Civica grazie alla tecnologia 3D. La novità è stata presentata nella mattinata di lunedì 13 marzo nella sala consiliare del Comune alla presenza del sindaco Fracassi (“La nostra Torre torna a vivere virtualmente, è una grande emozione”) e degli ideatori del progetto (che dovrebbe estendersi stabilizzandosi anche in altri punti della città e diventando un’opportunità visiva ed immersiva) Fulvio Facchera, Claudio Cantoni e Gabriele Rossi.

“Siamo degli appassionati della nostra città e da questa passione è nato il progetto – ha detto Facchera -: abbiamo scelto la giornata della commemorazione per ricordare alla nostra maniera la Torre ma presto il progetto interesserà anche altri punti della città grazie alla creazione, su cui stiamo lavorando, dell’app per smartphone. Al momento sarà possibile vedere la Torre in 3D grazie ad un visore, daremo l’opportunità di fare questa esperienza a chi parteciperà alla commemorazione. Per noi il 17 marzo non è il giorno del lancio di una iniziativa ma il nostro modo di ricordare quanto è accaduto insieme al Comune e alla Diocesi”. “Vogliamo emozionare Pavia – ha detto Claudio Cantoni – e questa tecnologia lo fa davvero. E’ un’esperienza che ci porta indietro nel tempo, per chi ricorda la nostra Torre, e che la fa vivere a chi non l’ha mai vista”. Ora i responsabili del progetto puntano all’installazione più o meno permanente di postazioni virtuali e di far procedere il progetto anche nelle scuole di ogni ordine e grado per offrire agli studenti nuove esperienze immersive sulla città.