Pavia: le società sportive tra burocrazie e impianti da rivedere

Meno burocrazia, maggiore semplificazione e impianti sportivi che attendono da troppo tempo interventi urgentissimi. Sono le richieste più pressanti giunte dalle società sportive dilettantistiche pavesi durante il convegno “Le Società Sportive Dilettantistiche, una risorsa per il paese. Quali prospettive?”, organizzato dalla società sportiva “Sport Dream” (in collaborazione con Primavera Italia), la scuola di nuoto federale del Campus Aquae, dove si è anche svolto il confronto, nella mattinata di lunedì 17 febbraio.

Importanti e di rilievo i nomi dei presenti: oltre ai saluti iniziali curati dal vicesindaco (e per anni assessore allo sport del comune di Pavia) Antonio Bobbio Pallavicini, da Tiziano Pacchiarotti, presidente di Sport Dream e da Luciano Cremonesi, delegati provinciale del Coni, sono intervenuti l’onorevole Alessandro Cattaneo (oggi parlamentare e membro della VI Commissione Finanze), l’onorevole Paolo Barelli (presidente nazionale della FIN, la Federazione Italiana Nuoto) e Danilo Vucenovich (presidente del Comitato Regionale della FIN; relatore l’avvocato Mario Morelli, esperto in diritto dello sport.

“L’Italia è un paese particolare – ha richiamato dall’on. Paolo Barelli -: Ancora oggi sono le società e le associazioni sportive che accolgono e formano atleti, mentre negli altri paesi lo sport è appannaggio di scuola e università; nei nostri istituti è già un miracolo se esiste una palestra funzionante. L’Italia soffre la mancanza di una visione globale che leghi procedure ed obiettivi”.

In Italia sono oltre settantamila le società sportive per un totale di quattro milioni di tesserati e un PIL legato allo sport che ammonta a 25 milioni di euro.

Su Il Ticino di venerdì 21 febbraio un ampio approfondimento dedicato al convegno al Campus Aquae.