Annalisa Malara è tornata a lavorare al San Matteo di Pavia

E' l'anestesista che all'ospedale di Codogno (Lodi) diagnosticò il "paziente 1" in Italia della pandemia di Covid-19

E’ tornata a lavorare al San Matteo di Pavia, dove aveva mosso i primi passi da medico subito dopo la laurea all’Università di Pavia e la specializzazione in anestesia e rianimazione, Annalisa Malara (nella foto ANSA, ndr), l’anestesista diventata famosa per avere “scoperto” il “paziente 1” in Italia della pandemia di Covid-19. Fu per merito suo, che il 20 febbraio 2020 all’ospedale di Codogno (Lodi), Mattia Maestri fu sottoposto al tampone che diagnosticò la sua positività al Coronavirus. Una decisione che l’anestesista, 39 anni, originaria di Cremona, prese andando contro le direttive del protocollo sanitario in vigore allora, che prevedeva che i tamponi venissero effettuati, in caso di sintomi, solo a persone tornate dalla Cina o state in diretto contatto con chi proveniva dal Paese asiatico. La notizia del ritorno di Annnalisa Malara al San Matteo è pubblicata sul nuovo numero del settimanale “il Ticino” della diocesi di Pavia. Alunna del Collegio Nuovo di Pavia, l’anestesista cremonese ha lavorato prima all’ospedale di Vigevano (Pavia) e poi a quello di Lodi al quale era collegata la struttura ospedaliera di Codogno (Lodi). Nei mesi scorsi è stata nominata Cavaliere al merito dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e ha ricevuto il premio “Rosa Camuna” dal governatore lombardo Attilio Fontana.

 

POTETE LEGGERE L’ARTICOLO SUL RITORNO DI ANNALISA MALARA AL SAN MATTEO DI PAVIA SULL’ULTIMO NUMERO DE “IL TICINO”, CHE TROVATE NELLE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI PAVIA E NELLE EDICOLE DI TUTTA LA PROVINCIA