Covid-19: siringhe “sbagliate” per il vaccino, nessuna polemica di Asst Pavia. Oggi “consegna regolare al San Matteo”

Nicora (direttore generale del Policlinico): "E'una campagna nella quale saremo impegnati per mesi. Serve una programmazione seria"

L’Asst di Pavia non intende alimentare ulteriori polemiche dopo il caso delle siringhe sbagliate (da 5 ml invece di 1 ml) giunte da Roma per le prime dosi di vaccino anti-Covid. Dai vertici dell’Azienda socio-sanitaria territoriale di Pavia (l’ente guidato dal direttore generale Michele Brait che gestisce gli ospedali territoriali in provincia) non si vogliono lanciare accuse per queste forniture errate (all’Asst pavese sono arrivate poco meno di 400 siringhe sbagliate). “Le vaccinazioni previste nel primo giorno sono state comunque effettuate regolarmente, grazie a siringhe da 1 ml che erano già in nostra dotazione”, fanno sapere dall’Azienda. L’auspicio, naturalmente, è che da ora in avanti le forniture di siringhe siano corrette. Lunedì 4 gennaio, primo giorno della campagna sul territorio, sono stati 99 gli operatori sanitari vaccinati all’ospedale di Vigevano (Pavia), dove le vaccinazioni proseguono anche oggi. All’ospedale di Voghera (Pavia) si inizierà giovedì 7 gennaio.

 

LA SITUAZIONE AL SAN MATTEO

 

“Nel primo kit, arrivato mercoledì 30 dicembre, erano presenti le siringhe da 5 ml, che non servono, quelle da 3 ml, per la diluizione del vaccino, mentre mancavano quelle da 1 ml, necessarie per inocularlo. La consegna di oggi invece è stata regolare: erano comprese anche le siringhe da 1 ml”. Carlo Nicora, direttore generale del Policlinico San Matteo di Pavia, aggiorna sugli ultimi sviluppi del caso riguardante le siringhe sbagliate giunte da Roma per le prime dosi di vaccino anti-Covid. “Al San Matteo abbiamo potuto svolgere le vaccinazioni in programma, riguardanti gli operatori sanitari, con siringhe che avevamo in magazzino – continua Nicora -. In questo momento è importante non avere fretta e dare il tempo necessario ad avviare il programma di vaccinazione. Qui non si tratta di ingaggiare una gara a chi fa più vaccinazioni nella prima settimana. E’ una campagna nella quale saremo impegnati per mesi. Serve una programmazione seria. Al San Matteo gli ambulatori saranno in funzione sette giorni su sette”.

(Foto Agensir)