Una grande partecipazione e anche una grande emozione. Il Duomo di Pavia era gremito in ogni suo posto nel pomeriggio di domenica 28 settembre, quando la comunità pavese ha vissuto, raccolta attorno al Vescovo Corrado, la celebrazione e il rito di Dedicazione della Cattedrale, al termine dei lavori che hanno portato alla realizzazione dei nuovi poli liturgici in marmo.
“L’odierna celebrazione – ha detto Mons. Sanguineti nella sua omelia (che viene riportata integralmente dal sito della Diocesi di Pavia www.diocesi.pavia.it) – è un segno per tutti: non siamo una comunità esoterica, che celebra a porte chiuse, nel segreto, chiunque può entrare e uscire da questa cattedrale. Noi credenti qui ci raccogliamo, sostiamo in preghiera, adoriamo il Signore presente nel santissimo sacramento dell’Eucaristia per essere inviati nel mondo, per vivere nella concretezza dell’umile quotidiano la nostra offerta a Dio e dare testimonianza della nostra fede là dove siamo. La cattedrale con la sua cupola imponente e luminosa che si eleva al cielo richiama a tutti che senza Dio, senza il rapporto vissuto con lui, manca qualcosa di essenziale alla vita, manca il respiro dell’Eterno”.