Il Premio “Maria Corti” a Piersanti, Leonardi e Fossati

La cerimonia si è svolta nell'Aula Magna dell'Università di Pavia

Si è svolta il 7 novembre, nell’Aula Magna dell’Università di Pavia, la cerimonia di premiazione della prima edizione del Premio Maria Corti – Parole al centro, con la partecipazione dei vincitori delle diverse sezioni.

 

Per la Narrativa vince Claudio Piersanti con La finestra sul porto (Feltrinelli – Gramma), mentre il riconoscimento per la Saggistica va a Lino Leonardi per Razza (il Mulino). Il Premio alla carriera è stato conferito a Ivano Fossati, cantautore e musicista, straordinaria personalità del panorama artistico italiano.

 

La motivazione del Comitato scientifico di Fondazione Maria Corti per il Premio alla carriera a Ivano Fossati.

Nessuno meglio di Ivano Fossati sa che la costruzione di un autore spezza le vene delle mani. Perché la vita è carte da decifrare: è canto e discanto, viaggio e sogno, tra un avvenire già avvenuto e qualche altra primavera da aspettare ancora.

Tutto questo Ivano Fossati l’ha cantato in parole e note mai già note. E sarà la musica che gira intorno, sarà la sua banda che suona il rock, ma quelle parole continuano a sbocciare dentro di noi come una rosa, rosa di una rosa, rosa respirata lontano.

Continuano a farci viaggiare – anche qui, su questo bel mare di Lombardia – verso un orizzonte ottico che forse non c’è: e basta un giro di versi per aiutarci a capire che siamo naviganti senza navigare mai.

Il Premio Maria Corti 2025 alla carriera va a Ivano Fossati perché con le sue canzoni ha scritto storie e storia, prosa e poesia indelebili nella nostra labile memoria.

 

Le motivazioni della Giuria per le sezioni Narrativa e Saggistica.

I vincitori sono stati scelti dalla giuria presieduta da Giorgio Panizza (Fondazione Maria Corti) e composta da: Giampaolo Azzoni, Massimo Bocchiola, Mariarosa Bricchi, Benedetta Centovalli, Paolo Di Stefano, Maria Antonietta Grignani, Paola Italia, Helena Janeczek, Michele Lissia, Gaia Manzini, Alessandro Maranesi, Andrea Moro, Paola Moscardino, Piersandro Pallavicini, Fabio Pusterla.

 

Sezione Narrativa – Claudio Piersanti, La finestra sul porto

Un romanzo breve, dal registro tenuto volutamente sotto tono, come una musica da camera, dove bastano tre voci per tessere una storia, raccontata con lo stile essenziale di una prosa esperta che non rivela la mano curatissima che la sorveglia.

In un’anonima, forse riconoscibile, città di provincia, dominata dal mare e dal porto, personaggi un po’ fuori del tempo, frutto di una densità letteraria mai esibita, intrecciano una storia che potrebbe essere tragica e si risolve invece nel lieto fine di un amore che si rinnova, e che dice quanto sia insieme dolce e malinconico riscoprirsi: ci si riscopre perché ci si incontra, e qualcosa torna a rinascere.

 

Sezione Saggistica – Lino Leonardi, Razza

Frutto di una sapientissima competenza filologica, il libro è un esempio eccellente di come si possa mettere la scienza al servizio dell’etica, e di come altrettanto l’etica serva da motivazione alla ricerca.

La storia delle parole, la ricostruzione delle etimologie, sono storia delle società e degli uomini che quelle parole usano, di cui riflettono le visioni del mondo, le ideologie, i rapporti di potere.
La storia delle parole rivela e smaschera; come in questo caso, dove si scopre quanto una parola che tragicamente ha determinato e determina vita e morte di uomini e donne riveli una mentalità letteralmente bestiale.

Si legge come un romanzo, si impara come dalla lezione dei maestri.

 

Il Premio Maria Corti – Parole al centro rappresenta anche un’occasione per arricchire il patrimonio del Centro Manoscritti, fondato da Maria Corti presso l’Università di Pavia: ai fondi già custoditi si aggiungeranno infatti i materiali donati dagli autori e dalle autrici premiati.

L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il Centro Manoscritti dell’Università di Pavia e l’Università degli Studi di Pavia, con il patrocinio del Comune di Pavia e il supporto del Collegio Ghislieri.

 

(Nella foto, da sinistra, Ivano Fossati e Giorgio Panizza, presidente della Fondazione Maria Corti)

SUL PROFILO INSTAGRAM DE “IL TICINO” POTETE VEDERE UNA PARTE DELL’INTERVENTO DI IVANO FOSSATI