La Chiesa avrà undici nuovi beati, tra cui anche Angelo Angioni, fratello di Mons. Antonio Giuseppe Angioni che fu Vescovo di Pavia dal 1968 al 1986. Durante l’udienza concessa oggi, 24 ottobre, al cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, Papa Leone XIV ha autorizzato la promulgazione dei decreti riguardanti il martirio di 9 salesiani polacchi, uccisi tra il 1941 e il 1942, in odio alla fede, nei campi di concentramento di Auschwitz e Dachau, e di due preti diocesani dell’ex Cecoslovacchia assassinati tra il 1951 e il 1952 a causa della persecuzione compiuta nei confronti della Chiesa cattolica dal regime comunista insediatosi nel Paese nel secondo dopoguerra. Promulgati oggi dal Dicastero delle Cause dei Santi anche i decreti che riconoscono le virtù eroiche di quattro servi di Dio i quali diventano così venerabili, si tratta di: Maria Evangelista Quintero Malfaz monaca cistercense; Angelo Angioni, sacerdote diocesano, fondatore dell’Istituto Missionario del Cuore Immacolato di Maria; José Merino Andrés, sacerdote domenicano; Gioacchino della Regina della Pace, frate dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi.
Angelo Angioni, sacerdote diocesano, nasce il 14 gennaio 1915 a Bortigali, in Sardegna, in una famiglia numerosa. Trascorsa l’infanzia in un clima caratterizzato da viva fede religiosa, dopo gli studi in seminario, viene ordinato prete il 31 luglio 1938. Svolti 10 anni di ministero come viceparroco e parroco, nel 1948 è nominato rettore del Seminario diocesano di Ozieri e si impegna per costituire una comunità diocesana di sacerdoti oblati, consacrati alle missioni popolari e a quelle estere sull’esempio del beato Paolo Manna. Giunge così, come sacerdote fidei donum, a Rio Preto, dove realizza il suo ideale missionario impegnandosi nell’attività pastorale e nel campo sociale ed educativo, favorendo la creazione di una scuola parrocchiale e avviando l’Istituto Missionario del Cuore Immacolato di Maria, costituito da sacerdoti, diaconi, suore di vita contemplativa e laici. Grazie alla sua iniziativa, vengono edificate chiese, cappelle, case di ritiro, residenze religiose e spazi per anziani e per attività parrocchiali. A lui si devono anche molti opuscoli informativi che stampava nella tipografia di cui aveva dotato l’Istituto Missionario da lui fondato. Tra le sue ultime iniziative apostoliche e missionarie la creazione di un Istituto di Scienze Religiose. La sua intensa attività pastorale è stata rallentata dai due ictus che lo hanno colpito nel 2000 e nel 2004, lasciandolo gravemente debilitato. La sua vita terrena si è conclusa il 15 settembre 2008. Nel suo apostolato traspare l’amore per il Signore e l’ardore di trasmetterlo a quanti gli erano stati affidati nella cura pastorale, durante la sua esistenza ha, inoltre, vissuto la povertà sull’esempio evangelico, possedendo solo l’indispensabile.
(Fonte: Vatican News)






