Forse non tutti sanno che la prima donna italiana miracolata a Lourdes era pavese, di Bereguardo. Ed è anche in quest’ottica, oltre che per una particolare consonanza che solo la fede può spiegare, che Davide Ramaioli, giovane neolaureato pavese in giurisprudenza e con una grande passione per il diritto, ha deciso di scrivere il primo libro dedicato a Maddalena Carini, oggi Serva di Dio ed il cui processo di beatificazione prosegue, fondatrice dell’Opera Famiglia dell’Ave Maria di Sanremo.
“Sono stato io stesso a Sanremo, ho seguito alcuni percorsi di spiritualità, ho scoperto la sua figura dice Davide e ne sono rimasto non solo colpito ma coinvolto. Anche la pubblicazione del libro da parte della casa editrice Ancilla ha un percorso che sembra guidato dall’alto. Tutto, in questa storia, pare condotto da fili legati dal paradiso”.
E tutta la vita della stessa Maddalena è un percorso miracoloso, che il libro narra in maniera efficace, dagli anni della sofferenza, cominciati troppo presto, a quelli della guarigione miracolosa, della fondazione della Famiglia e fino alla fine, con la malattia che i medici non riescono a spiegare ma che Maddalena, come ha sempre fatto, offre al Signore. Anche la guarigione stessa è un miracolo da qualsiasi punto la si guarda: per le gravi patologie sparite in pochi minuti (per esempio, una fistola richiusa con la garza da due metri che la riempiva rimasta accanto alla sua gamba), per le conversioni, per la riservatezza di Maddalena stessa.
Un esempio e un percorso che ha avuto sempre per obiettivo la salvezza delle anime, sull’esempio di Gesù che Maddalena ha sempre amato fin da bambina con insolito trasporto e con sulle labbra il suo motto “Un’Ave Maria, un sorriso… e avanti”.
Il libro verrà presentato alla Sala Pertusati della Curia Vescovile venerdì 30 maggio alle ore 21.
Si.Ra.
