Delitto di Garlasco: Alberto Stasi sentito in Procura a Pavia come testimone

Andrea Sempio non si è presentato

Di Alessandro Repossi

 

E’ arrivato al palazzo di giustizia di Pavia alle 13.45 di oggi, martedì 20 maggio, sulla 500 guidata da Giada Bocellari, uno dei suoi legali, preceduta da una vettura dei carabinieri. Sono entrati dalla porta carraia, sul retro del tribunale. Maglione scuro, occhiali, sguardo tranquillo. Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni per l’omicidio di Chiara Poggi il 13 agosto 2007, si è presentato questa volta da testimone per la nuova indagine avviata dalla Procura sul delitto di Garlasco. Inchiesta che vede come unico indagato, al momento, Andrea Sempio, che oggi invece non si è presentato: i suoi avvocati hanno eccepito, notificando una memoria ai pm, la carenza nell’invito a comparire di un ‘avvertimento’ ritenuto fondamentale, ossia per una questione procedurale. Neanche i suoi legali si sono presentati oggi in Procura. Secondo un’indiscrezione diffusa dal TG1, “per la Procura c’è un’impronta di Sempio vicino al corpo di Chiara”. Per Massimo Lovati, uno degli avvocati di Andrea Sempio, si tratta dell’ “ennesima bufala” come ha affermato in un’intervista al Tg5.

Stasi è rimasto davanti ai pm due ore e mezzo. “Ha risposto a tutte le domande – ha spiegato poi Antonio De Rensis, l’altro suo legale -. A qualunque domanda gli è stato posta ha risposto in maniera esaustiva, come d’altronde ha sempre fatto anche nel precedente procedimento giudiziario”. Verso le 16.45 Alberto ha lasciato il palazzo di giustizia, sempre sull’auto guidata dall’avvocato Bocellari. Il volto un po’ più stanco rispetto a come si era presentato all’arrivo, ma tutto sommato ancora sereno. Nessuna dichiarazione ai giornalisti. Stasi è ripartito verso il carcere di Bollate, dal quale esce ogni giorno da tre settimane grazie alla semilibertà che gli è stata concessa dai giudici.

“Sui contenuti delle dichiarazioni rese da Alberto non dirò una sillaba”, ha commentato l’avvocato De Rensis ai cronisti che lo accerchiavano sotto una pioggia battente in Corso Cavour, nel cuore di Pavia, fuori dal palazzo di giustizia. “Siamo molto soddisfatti e contenti delle risposte date da Alberto. Noi rispettiamo questa indagine che viene condotta a 360 gradi: è un’inchiesta molto seria. Alberto è sereno, rispetta la condanna ma guarda con fiducia al futuro”.

Dichiarazioni in sintonia con quelle che l’avvocato De Rensis aveva rilasciato pochi minuti prima di entrare in tribunale: “Non so se questa storia verrà riscritta, so solo che la stiamo ridisegnando. Non so dire dove questo disegno ci porterà. C’è molta fiducia e rispetto per l’operato della magistratura che non credo operi sulla base di un’idea, come ho sentito, nè su tesi strampalate. È un’indagine molto razionale e molto seria. Stiamo lavorando, cercando di dimostrare che le cose sono andate in maniera diversa”.

E’ la speranza che nutre Alberto Stasi, che in questi 18 anni si è sempre dichiarato innocente. Una verità, la “sua” verità, che ha ribadito anche oggi pomeriggio in Procura a Pavia.

(Nella foto l’avvocato Antonio De Rensis, in giacca blu, risponde alle domande dei cronisti fuori dal palazzo di giustizia. di Pavia)

SUL PROFILO INSTAGRAM DE “IL TICINO” POTETE VEDERE UNA DICHIARAZIONE DELL’AVVOCATO ANTONIO DE RENSIS, LEGALE DI ALBERTO STASI