Motonautica, presentato il 72° Raid Pavia-Venezia: il 2 giugno si parte da Pavia

Il pluricampione mondiale di F1 Guido Cappellini ci riprova: obiettivo battere il record di Dino Zantelli che resiste dal 2005 a una velocità media di 203 km/h

Di Mirko Confaloniera
Alla presentazione del 72° Raid internazionale di motonautica Pavia-Venezia (che si correrà lunedì 2 Giugno nella giornata della Festa della Repubblica) è stato ufficializzato il percorso completo con una bella notizia: il Raid partirà da Pavia come l’anno scorso! Scongiurata, quindi, l’eventualità di spostare lo “start” a Sannazzaro di Ongina, nel Piacentino, come avvenuto in altre edizioni, tagliando così fuori tutto il nostro territorio. Questa mattina, sabato 17 maggio, presso la sede dell’Associazione Motonautica Pavia si è svolta la gran “kermesse” (nella foto) e Angelo Poma, numero uno della A.M.P., ha confermato la partenza dalla nostra città (zona Ponte della Libertà), anche se per i vincoli legati al Parco del Ticino le imbarcazioni si muoveranno a marcia ridotta in una tappa di trasferimento fino al Ponte della Becca. Per gli attuali 90 iscritti (racers, diporto, moto d’acqua, ecc.) le tre tappe cronometro saranno Becca – Diga di Isola Serafini, Isola Serafini – Torricella di Sissa, e Torricella di Sissa – Volta Grimana (Porto Viro). Poi trasferimento a Chioggia attraverso il Canale Po di Brondolo e il Canale di Valle. Infine, parata dei vincitori da Chioggia all’Arsenale di Venezia. Il raid sarà trasmesso per la prima volta nella storia in TV, sul canale Sky Sport.

Nella stipata sala Conferenze della A.M.P. erano presenti anche due “giganti” della motonautica: Dino Zantelli (8 volte campione del raid Pavia-Venezia fra il 1998 e il 2011 e detentore del record di velocità), e il pluricampione mondiale di Formula 1 motonautica Guido Cappellini. “Negli anni passati a differenza di Zantelli io non ho mai potuto partecipare alla Pavia-Venezia, anche se mi ha sempre affascinato, perché come pilota professionista dovevo concentrarmi sui campionati mondiali di Formula 1 Motonautica – ha commentato il pilota comasco, detentore del titolo e che gareggerà con il suo DAC-Mercury della Abu Dhabi Marine Sport – Quindi non ho mai potuto dedicare il tempo necessario, che usavo invece per i Mondiali, perché la Pavia-Venezia è una gara che impegna moltissimo tempo e ha bisogno di un sacco di preparazione. Solo recentemente ho capito che avevo il tempo di farcela, ci ho provato e mi sono innamorato di questa competizione. Io ho corso nei circuiti di tutto il mondo, ma ritengo che questa sia una delle gare più belle e affascinanti che io ho fatto nella mia carriera. Sono felicissimo di esserci anche quest’anno, spero di riuscire a battere questo record, anche se poi vorrebbe dire che mi dedicherò ad altro... Al di là del fatto che l’anno scorso con la mia scuderia ci siamo arrivati molto vicino, e comunque abbiamo vinto le ultime due edizioni, non è affatto facile battere un record che ti può sembrare a portata di mano. Ci vuole una grande preparazione, dedizione, capacità, ma soprattutto anche una grossa componente di fortuna, altrimenti non arrivi in fondo a 413 km di gara. Il fiume Po quest’anno sembra buono, ma mancano ancora 15 giorni e può cambiare ancora tanto. Le prove le abbiamo già fatte, in settimana cominceremo a selezionare dei set-up diversi, ma sarà la settimana appena prima del 2 giugno che eseguiremo ricognizioni per capire le traiettorie giuste e che tipo di Po troveremo il giorno della partenza”.

Dino Zantelli, pilota parmense, è ancora il detentore di quel record assoluto di velocità, realizzato nel 2005 con le tre tappe cronometro “bruciate” in 1 ora 44’45’’, a una velocità media di 203 km orari. E parliamo di un’epoca dove non esisteva tutta la tecnologia GPS e di geo-tracciamento di oggi. “Io ormai partecipo alla Pavia-Venezia solo come sponsor, ma perché in questa gara ho lasciato il cuore – ha commentato Zantelli – Nel 2005 ho stabilito la nuova media record di 203 km orari. Cosa deve fare Cappellini per vincere il Raid e battere il mio record? Fondamentale ci vogliono una profonda conoscenza del percorso, una meticolosa preparazione del mezzo meccanico in ogni minimo particolare dall’elica al motore, e poi una buona dose di fortuna, perché il tragitto è sempre molto insidioso. Sono oltre 400 km e ogni metro del fiume può riservare delle cattive sorprese da secche, a detriti e a imprevisti di ogni genere. Io gli faccio un grosso in bocca al lupo e vediamo se quest’anno riuscirà a battere il mio record. Si dice che i record sono fatti per essere battuti, quindi se lui ce la farà, vorrà dire che sarà stato molto bravo. E comunque io resterò a essere il primo pilota della motonautica che ha battuto i 200 di media nel raid e questo traguardo storico non me lo potrà mai togliere nessuno”.

Questo il programma del 72° raid Pavia-Venezia: sabato 31 maggio arrivo dei piloti, delle imbarcazioni e operazioni di verifica presso l’Associazione Motonautica Pavia; nello stesso giorno, dalle ore 17, sfilata in centro cittadino con 35 natanti di gara trainati su carrelli. Domenica 1 giugno operazioni di verifica presso l’A.M.P.. Lunedì 2 giugno, dalla mattina presto, partenza scaglionata per classi e imbarcazioni dalla sede dell’AMP (Fiume Ticino, zona Ponte Libertà). Oltre che dalle sponde cittadine del Lungoticino e del Borgo, il passaggio dei concorrenti si potrà ammirare anche dagli argini e dalle rive di Travacò, Valle Salimbene, Linarolo, Belgioioso, Spessa, San Ze­none, Zerbo, Pieve Porto Morone, Monticelli Pavese, Chignolo Po. In Oltrepò, invece, si potrà vedere da Mezzanino, Campospinoso, San Cipriano, Portalbera, Arena Po. Poi la corsa si sposterà verso est, in direzione dell’Emilia-Romagna, dell’Oltrepò Mantovano e del Veneto.