“Parco a Cavallo”: interviene il sindaco di Pavia

Fracassi: "Ho detto ai residenti della Sora che valutiamo altre collocazioni, ma questo è un progetto di grande rilevanza"

E’ arrivato il momento di intervenire in merito al progetto “Parco a Cavallo” – non un semplice maneggio – inserito nella ampia e ambiziosa progettualità di Waterfront– Pavia città d’acqua, che prevede numerosi e importanti interventi di riqualificazione delle aree lungo il Ticino. Innanzi tutto occorre contestualizzare il “Parco a Cavallo” all’interno del  progetto della nostra città, premiato da Regione Lombardia e dall’Unione Europea, Pavia Città d’Acqua”,  ove si integrano coesione ed inclusione sociale, con la finalità di accrescere la dimensione di comunità. Con Waterfront si coordinano azioni materiali (rigenerazione urbana sostenibile) e immateriali (tempo libero, lavoro, coesione ed inclusione sociale, sostegno per la povertà, sviluppo di comunità, formazione, sviluppo del terzo settore); si coinvolgono sia l’aspetto ambientale e sportivo sia l’aspetto della riduzione della fragilità sociale. Il “Parco a Cavallo” è stato pensato, in coordinamento con enti come ATS, Mondino, Maugeri, con finalità sociali e con un’alta attenzione al tema della disabilità fisica, dell’inclusione, della prevenzione di fragilità, anche in condivisione con la Casa del Giovane. Il “Parco a Cavallo” va oltre lo sport, che pur è di per sé di grande rilevanza, e arriva a coinvolgere, famiglie, giovani, anziani. L’idea di collocare il “Parco a Cavallo” nell’area della Sora nasceva dalla volontà di riqualificare il quartiere, una parte importante della città di Pavia, partendo dall’ex Centrale del Molinazzo e arrivando alla Basilica di San Lanfranco. Così come in ogni zona stiamo lavorando alla rigenerazione e alla riqualificazione di edifici, aree, risorse paesaggistiche. L’arrivo di un’attività di qualità non può che portare indotto positivo ed occupazione, anche per i giovani.  La vitalità di ogni quartiere di Pavia passa dalla attivazione e dal funzionamento di servizi, sia esistenti sia nuovi, financo innovativi come l’idea che sorregge il “Parco a Cavallo”. Non è sufficiente guardare a ciò che esiste sul territorio, dobbiamo stimolare l’arrivo di investimenti, di nuove realtà. Dobbiamo creare le condizioni affinché ci siano nuove opportunità per Pavia. Il “Parco a Cavallo” costituisce, dunque, una novità per Pavia, una progettualità che si ispira a realtà di altre città, come Milano. Pavia deve guardare avanti: questa è la finalità del lavoro che stiamo conducendo. La strada tracciata è quella di dare alla città un futuro concreto: dalla rigenerazione delle aree dismesse, ai progetti con il sistema socio.sanitario e quello universitario. Puntiamo all’eccellenza! Pavia lo merita. Come Sindaco sono, come sempre, a disposizione dei cittadini, di coloro per i quali stiamo lavorando, per disegnare insieme il futuro della nostra città.

Ho recentemente incontrato una delegazione di residenti della Sora proprio per ascoltare e per illustrare direttamente a loro il progetto, ma ho anche ribadito che si stanno valutando altre collocazioni che consentano ugualmente lo sviluppo dell’idea che sta alla base del “Parco a Cavallo”. Lo sviluppo delle successive fasi progettuali e le analisi tecnico-urbanistiche che segnalano possibili criticità per futuri sviluppi dell’infrastruttura nella zona ove era stata pensata, mi fanno propendere per uno spostamento dell’ambito ove sviluppare l’idea del “Parco a Cavallo” in un’altra area lungo il corso del fiume, e che consenta una immediata connessione con i percorsi naturali. Ho detto loro che crediamo in una città che possa rinascere: stiamo gettando le basi, indispensabili, per poter dare nuova linfa a Pavia.

 

Mario Fabrizio Fracassi

(Sindaco di Pavia)