La Sacra Scrittura di domenica 5 marzo

Il commento di don Michele Mosa. «Signore, è bello per noi essere qui»

Chiuse la Bibbia. Alzò lo sguardo: davanti a lui c’era una discarica a cielo aperto: una distesa di spazzatura. E tanti bambini che giocano. Con i topi nelle fogne a cielo aperto. Questa è la mia montagna. E il mio mare. Cos’ha di bello? Nulla – direbbero i miei compagni di Seminario. Tutto – dicevo io. E cominciavo a raccontare di quei bambini. Dei loro occhi dei loro sogni. Delle loro malattie e della tenerezza delle loro madri che li curavano con niente. È bello stare qui. Ricordo quando quel brano lo spiegava il mio Vescovo dalla cattedra del Duomo: è un invito alla contemplazione. La preghiera è la forza per sostenere la croce. Il mio parroco insisteva sul volto di luce di Gesù: e ci diceva che quella luce era la Parola di Dio che guida la nostra vita. Avevano ragione. Così ragione che tante volte ho spiegato anch’io il Vangelo trasmettendo i loro insegnamenti. Poi sono arrivato qui. La prima volta insieme a un amico che veniva a far visita a un amico. Non mangiai per giorni. Non dormii per notti. Pensai di essere stato portato nel deserto: come Cristo avevo incontrato le mie prove. Oggi – sono qui da circa tre anni come, non so se si può dire, come missionario – dico che questo è il mio paradiso. qui ho incontrato il Padre. A casa conoscevo solo Dio. Per capirci uso un testo di padre Turoldo: «La profezia è spenta / La poesia è muta / La musica un urlo… // Dio non c’è nel nuovo Caos: / non più lo Spirito / si libra su questi abissi / a guidare l’esodo verso le nuove Forme: / la Bellezza è stata sconfitta! / Siamo tutti sul palco / Straccioni / Sporchi / Insanguinati! // E ridiamo». Ecco, a casa avrei pianto di fronte alla sconfitta di Dio. Qui ho capito che Dio è morto perché, per essere vivo, Dio deve nascere come Padre. E io come figlio. Qui regna la bellezza. Anzi la Bellezza. Qui o Dio è Padre o è morto. E quei bambini che corrono a piedi nudi nelle fogne a cielo aperto insieme ai topi.

 

Don Michele Mosa