Covid: dal 1° marzo chiude il centro vaccinale del S. Matteo di Pavia

Al Policlinico somministrate oltre 325mila dosi di vaccino

Da mercoledì 1° marzo sarà chiuso il centro vaccinale anti-Covid del Policlinico San Matteo di Pavia. “Nelle ultime settimane le prenotazioni sono diminuite e così pure il numero di somministrazioni è stato molto esiguo – sottolinea una nota dell’ospedale pavese, tra i principali hub in Lombardia durante la pandemia -. Basti pensare che nelle ultime due sedute vaccinali non si è arrivati nemmeno alla decina di vaccinazioni. Così, domani, martedì 28 febbraio, sarà iniettata l’ultima dose di vaccino. Il Policlinico garantirà le dosi di richiamo a completamento di eventuali cicli iniziati nel periodo e proseguirà con le vaccinazioni ai propri dipendenti e ai pazienti ricoverati”.
Al San Matteo, l’attività vaccinale era iniziata il 27 dicembre 2020, con il V-Day; quel giorno vennero somministrati 50 vaccini. Poi, a inizio 2021, ha preso il via la campagna vaccinale con l’allestimento del primo centro vaccinale negli ambulatori delle Malattie Infettive, Padiglione 42, nei locali che a marzo 2020 vennero trasformati in un pronto soccorso Covid. A questo ambulatorio, se ne aggiunsero altri, all’interno dei Padiglioni 5 (Dermatologia) e 29 (Ortopedia) e, fino al 18 maggio 2021, vennero somministrate circa 68mila dosi di vaccino.
“Il 19 maggio 2021 – continua il comunicato – si alza il sipario sul Palacampus dove venne allestito il Centro vaccinale hub per far fronte alla campagna vaccinale massiva. Ad aprile del 2022, il centro vaccinale torna all’interno del Policlinico; dapprima al Padiglione delle malattie infettive e, successivamente, al Padiglione 8”.
Sino al 21 febbraio scorso sono state somministrate 325.793 dosi di vaccino; di cui 111.357 prime dosi, 106.520 seconde dosi, 91.970 terze dosi, 15.255 quarte dosi e 691 quinte dosi. “L’attività vaccinale è stata realizzata grazie all’attività svolta da medici, infermieri, operatori socio sanitari, tecnici, farmacisti, amministrativi, volontari, guardie e addetti alle pulizie che hanno permesso la realizzazione di una campagna vaccinale massiva, senza precedenti”.