“L’Arca nascosta”, un progetto per ammirare da vicino la tomba di Sant’Agostino

Tecnologia e immagini tridimensionali nella sala della Biblioteca Viscontea del Castello di Pavia

Un’occasione unica per ammirare da vicino, come non è possibile nella realtà, l’Arca in marmo di Sant’Agostino ospitata nella basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, dove da 1.300 anni sono custodite le reliquie del Vescovo di Ippona fatte arrivare a Pavia dalla Sardegna dal re longobardo Liutprando. Grazie al progetto “L’Arca nascosta”, presentato martedì 24 gennaio con l’intervento del sindaco Mario Fabrizio Fracassi (a destra nella foto, ndr), nella sala della Biblioteca Viscontea del Castello è possibile osservare i circa 400 personaggi che adornano il monumento e le magnifiche decorazioni. Una scoperta straordinaria, resa possibile dalla tecnologia e dalle immagini 3D.
L’iniziativa è promossa da Comune di Pavia, Dipartimento di Ingegneria dell’Università (sotto la guida del professor Virginio Cantoni), agenzia Pavia Press e Aps ComPVeter. L’obiettivo è garantire “uno sguardo inedito e ravvicinato all’Arca che conserva le spoglie di Sant’Agostino”. La statua del Santo e la volta celeste sono mostrate su due schermi ad effetti speciali, dotati di pannelli lenticolari. Su un parallelepipedo luminoso, al centro della sala, sono riprodotte le scene rappresentate nell’Arca con la precisione 3D, grazie al lavoro di Giuseppe Leone e dei suoi collaboratori di ComPVeter. Le fotografie scattate da Paolo Torres e Ludovico La Cognata (che hanno anche curato l’allestimento) consentono inoltre di avere uno sguardo “dentro l’urna”.