L’incontro di Marco Calamai al liceo Olivelli di Pavia

Il coach dell'Annabella Basket degli anni Ottanta ha raccontato il suo progetto di inclusione dei disabili attraverso la pallacanestro

Un’esperienza straordinaria., che dura da 27 anni. Un progetto di inclusione dei ragazzi disabili attraverso il basket. A raccontarlo a un folto gruppo di studenti del liceo scientifico Olivelli di Pavia è stato Marco Calamai, allenatore dell’Annabella Pavia in serie A2 negli anni Ottanta, rimasto nel cuore dei tifosi pavesi di pallacanestro. Un’idea che si è concretizzata in una trentina di centri in tutta Italia, compresa Pavia dove ha dato vita allo “Special Team Annabella ‘87”, fortemente voluto anche dal professor Albino Rossi: ogni martedì pomeriggio, dalle 14.30 alle 16.30, nell’Oratorio San Mauro il gruppo, che vede giocare insieme diversamente abili e normodotati, si ritrova sotto la guida di Chicco Falerni, il play di Pavia della promozione in A2, allenato dallo stesso Calamai.
Il coach ha spiegato che si tratta di “un percorso intrapreso dopo il confronto con la neuropsichiatra infantile Emma Lamacchia, una persona eccezionale. Il pallone è al centro di un’attività di gruppo che lega tutti i partecipanti, disabili e normodotati. Tutto si basa su relazione ed emozione. Il basket, tra l’altro, ha il pregio di essere un’attività che sa unire le diversità come nessun’ altra: ha una dimensione verticale, tende verso l’alto per realizzare i punti ma rappresenta anche aspetti ambivalenti della vita, perché sa unire la durezza di un blocco con il gesto morbido di un passaggio o di un appoggio a canestro. Abbiamo visto ragazzi compiere progressi impensabili, giovani autistici riuscire dopo anni ad interagire con gli altri”.