Carlo Calenda a Pavia per presentare i candidati del Terzo Polo alle regionali

"Se non saprà garantire un futuro ai suoi giovani, il nostro rischia di essere un Paese morto"

“Se non saprà garantire un futuro ai suoi giovani, il nostro rischia di essere un Paese morto. Non si può accettare che i nostri ragazzi si preparino e poi, una volta completati i loro studi, decidano di andarsene all’estero perchè qui non c’è spazio per loro. Tra l’altro, senza la presenza dei giovani, non riusciremo a garantire il sistema di welfare”. Lo ha dichiarato Carlo Calenda, leader di Azione (nella foto il quarto da sinistra, ndr), presentando questa sera, giovedì 19 gennaio, a Pavia alla Sala dell’Annunciata insieme ad Elena Bonetti (di Italia Viva) i candidati locali della lista del Terzo Polo in vista delle elezioni regionali lombarde del 12 e 13 febbraio: Angela Gregorini, Gianpietro Pacinotti, Pier Achille Lanfranchi e Giuliana La Cognata.
“Oggi va di moda Meloni, come prima lo erano stati i 5 Stelle e Salvini – ha affermato Calenda -. Siamo travolti dalla retorica, dimenticandoci dei problemi veri dell’Italia. Perchè, ad esempio, l’attuale governo non ha garantito il finanziamento delle borse di studio per i futuri medici, come proponevamo noi? Troppe persone chiedono che con la legge di bilancio vengano risolti i loro problemi personali, come ad esempio la possibilità di andare prima in pensione, non quelli strutturali del Paese”.
“A chi storce il naso perchè Letizia Moratti ha fatto parte della giunta di centrodestra di Regione Lombardia, rispondo che a me interessa come ha lavorato, realizzando una buona campagna vaccinale – ha sottolineato Calenda -. Noi puntiamo su una politica basata sullo spirito repubblicano, europeista e democratico-liberale che ha caratterizzato l’azione del governo guidato da Mario Draghi. Giorgia Meloni invece vuole politicizzare la Presidenza della Repubblica, l’unica istituzione che è ancora in grado di unire gli italiani. Quanto al Pd, si avvicina al congresso dibattendo di questioni ineffabili come il tasso interno di anti-renzismo dei suoi iscritti”.
Calenda ha concluso il suo intervento promettendo un finanziamento di Azione per garantire una sede ai giovani pavesi che si stanno impegnando per il suo partito.