Un cattedra di Fisica teorica all’Università di Pavia grazie a Federico Faggin

La donazione della Fondazione presieduta dall'inventore del microprocessore

“Il computer non potrà mai essere cosciente, nonostante quanto sostengono alcuni. Computer, robot, droni sono macchine che da sole non capiscono quello che fanno: vanno guidate. Non si può dare responsabilità all’intelligenza artificiale, come purtroppo sta già accadendo in alcune parti del mondo: penso ad esempio a quanto avviene oggi in Cina nel campo della giustizia”. Lo ha sottolineato venerdì 2 dicembre  Federico Faggin, il fisico italiano inventore del microprocessore, prima di firmare insieme al prof. Francesco Svelto, rettore dell’Università di Pavia, un’importante donazione per l’Ateneo pavese. La “Federico and Elvia Faggin Foundation”, la Fondazione americana con sede legale a Los Altos Hills in California, di cui lo stesso Faggin è presidente, ha infatti deciso di finanziare l’istituzione di una cattedra di Fisica Teorica a Pavia a partire dal prossimo anno accademico. Un’iniziativa che vuole contribuire allo sviluppo di questa tematica sia in ambito teorico che sperimentale. La collaborazione di Faggin con l’Ateneo pavese si è intensificata a partire dal 2007, quando, in occasione dei 50 anni della Facoltà di Ingegneria, gli era stata conferita la Laurea ad honorem in Ingegneria Elettronica. Da diversi anni è attiva, inoltre, una collaborazione con il Dipartimento di Fisica dell’Università, in particolare con il prof. Giacomo D’Ariano, ed è in tale ambito che si inserisce questa donazione.

(Nella foto, da sinistra, D’Ariano, Faggin e Svelto)