Calcio: il derby di Coppa Italia regionale alla Vogherese

Gli azzurri perdono 2-1 in casa, gli ospiti si qualificano agli ottavi di finale. Pavia poco incisivo e spalti tristemente vuoti 

di Mirko Confaloniera

 

Azzurri sconfitti nell’atteso derby di Coppa Italia regionale contro la Vogherese, che espugna lo stadio “Fortunati” dopo 25 anni e accede agli ottavi di finale. L’ultima volta che il Voghera vinse in via Alzaia fu nella primavera del 1997, nell’ultimo derby di serie C/2, quando gli iriensi si imposero per 2-1 (per i pavesi rete di Bruzzano nel finale). Annate amare quelle per il Pavia, che subì nel giro di due stagioni una doppia retrocessione (prima in D e poi in Eccellenza) prima di riprendersi e tornare a scalare le classifiche e le categorie, fino al fallimento del 2016. Poi, di nuovo il buio. La Vogherese si impone 2-1 anche questa volta, dimostrando più intelligenza tattica e più aggressività, mentre il Pavia mostra limiti in attacco, soprattutto in fase di finalizzazione (è ancora out l’attaccante Garcia). Gli ospiti (supportati da un centinaio di ultras rossoneri sopraggiunti a bordo di due pullman) dirigono meglio la partita, anche se i locali – ma solo a tratti – cercano di farsi più pericolosi, perché alla “Voghe” basta un pareggio per qualificarsi agli ottavi, mentre il Pavia deve vincere assolutamente. Invece, sono proprio gli oltrepadani a passare in vantaggio al 27’ p.t. con un bel tiro di Andriolo. Pareggio pavese tre minuti più tardi con una mischia in area e la palla che attraversa la linea di porta custodita dell’ex De Toni: l’arbitro dice che è gol ed è 1-1 (Maione, 30’ p.t.). Il Pavia gioca bene e impensierisce la retroguardia avversaria solo nel finire di primo tempo, ma senza trovare la via della rete. Nella ripresa è tutt’altra storia: la Vogherese ci crede di più e approfittando della superiorità numerica dell’ultima frazione di gioco segna il 2-1 al 44’ s.t. con Castellano, che infila praticamente un rigore in movimento. Spalti vuoti e semi-deserti (nonostante gli encomiabili “Sioux” in Curva Sud abbiano supportato per 90 e oltre minuti gli azzurri in campo) in un derby che una volta faceva sempre il “sold-out” o quasi. Quei tempi sono tristemente lontani e la disaffezione ormai serpeggia dopo 4 anni di impantanamento in un campionato regionale e con la seria prospettiva, dopo aver visto il Pavia di ieri sera, di restarci almeno per un quinto. Brucia di più questo, che perdere un derby in casa dopo un quarto di secolo. Con tutto il rispetto per gli avversari, ma Pavia è una città che dovrebbe avere una squadra di calcio almeno in serie C e fare i derby contro il Piacenza, anziché sfidare “paesoni” come Lazzate, Ponte Lambro o Muggiò. Per rivedere entusiasmo e spalti pieni la società dell’A.C. Pavia deve fare molto di più.