Dopo 14 anni chiude “Residenza Fanny”, luogo di amore e solidarietà: è una sconfitta per Pavia

Fatali le difficoltà economiche insorte a causa della pandemia. Dal 2008 ha accolto migliaia di pazienti e i loro familiari

Dopo 14 anni di ininterrotto servizio, chiude a Pavia “Residenza Fanny”: una struttura che, dal 2008 ad oggi, ha accolto pazienti da tutta Italia e anche dall’estero, insieme ai loro familiari, arrivati in città per farsi curare al Policlinico San Matteo, al Cnao e in altri ospedali. A darne notizia, in un’intervista rilasciata al numero di venerdì 15 luglio del settimanale diocesano “il Ticino”, sono Tullio Facchera, presidente della “Fondazione Barbara Fanny Facchera onlus”, e sua moglie Antonia Cerqueira Dias, che ogni giorno è stata direttamente impegnata nella gestione della “Residenza Fanny”. La decisione di chiudere è legata alle difficoltà economiche insorte a causa della pandemia. L’emergenza sanitaria provocata dal Covid-19 ha bloccato i viaggi della speranza di tanti pazienti. Così la struttura è passata dai 3.309 malati accolti nel biennio 2018-2019 (con gli accompagnatori si è raggiunto il numero di oltre 8.200 ospiti) ai soli 700 del 2020. E nei due anni successivi non c’è stata la ripresa auspicata. “Residenza Fanny” è nata in memoria e per volontà di Barbara Fanny Facchera, figlia di Tullio e Antonia, morta il 31 marzo 2002 a soli 20 anni, dopo una malattia durata quattro anni. “E’ un momento molto triste – spiega Antonia Cerqueira Dias -. Ma non abbiamo alternative. L’emergenza Covid ha ridotto drasticamente le presenze. E senza ospiti non è possibile pagare l’affitto”. Sono caduti nel vuoto diversi appelli lanciati alle istituzioni e ai privati per continuare a far vivere una realtà preziosa per Pavia, un porto sicuro per tanti malati e le loro famiglie. “A parole in tanti ci sono stati vicini ma in concreto abbiamo ricevuto davvero pochi aiuti, insufficienti per andare avanti”, commentano con amarezza Antonia e Tullio. La struttura interromperà la sua attività il 31 luglio, rimanendo in funzione sino al 30 agosto per garantire il servizio di assistenza a 10 famiglie ucraine giunte a Pavia nelle scorse settimane. Dal 2011, grazie a “Residenza Fanny”, è stato avviato anche il progetto “Trasporto Cellule Staminali Emopoietiche” a sostegno dei malati in attesa di trapianto di midollo osseo, alla Clinica Ematologica e l’Onco-ematologia pediatrica del San Matteo: sono state effettuate ad oggi quasi 400 missioni.

(Nella foto il Vescovo Corrado Sanguineti alla “Residenza Fanny” davanti a una foto di Barbara Fanny Facchera)

SULL’ULTIMO NUMERO DE “IL TICINO”, CHE TROVATE NELLE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI PAVIA E NELLE EDICOLE DI TUTTA LA PROVINCIA, POTETE LEGGERE IL SERVIZIO COMPLETO SULLA CHIUSURA DI “RESIDENZA FANNY”