Pavia: oltre 500 studenti in piazza del Carmine per dire no alla guerra

Tra i giovani una bandiera dell'Ucraina lunga trenta metri realizzata dalle allieve dell’istituto "Ipsia Cremona"

Una grande bandiera gialla e azzurra dell’Ucraina lunga trenta metri, realizzata dalle allieve dell’istituto “Ipsia Cremona”, indirizzo “Moda”, è stata la protagonista questa mattina, giovedì 31 marzo, in piazza del Carmine, nel cuore di Pavia, di una manifestazione per la pace. Oltre cinquecento studenti delle scuole superiori di Pavia si sono ritrovati per esprimere vicinanza e solidarietà al popolo ucraino e soprattutto al mondo della scuola, ragazzi e insegnanti, di un Paese che da oltre un mese deve fare i conti con la tragedia della guerra. La manifestazione, alla presenza del parroco della chiesa greco-cattolica della comunità ucraina di Pavia, padre Oleksandr Tovt, è stata promossa dalla docente Paola Chiesa, dell'”Ipsia Cremona”, e ha visto la presenza anche degli alunni dei licei Foscolo e Taramelli, tre istituti guidati dalla dirigente Silvana Fossati. Presente anche il sindaco Mario Fabrizio Fracassi e tutta la giunta. «Abbiamo aderito a questa iniziativa per attestare la vicinanza di Pavia al popolo ucraino – ha commentato il sindaco –. Una vicinanza che la nostra città sta dimostrando tutti i giorni». Viktoria, giovane studentessa oggi a Pavia ma nata e cresciuta in Ucraina, ha portato la sua testimonianza raccontando la situazione che i suoi cari rimasti nel Paese di origine vivono quotidianamente tra bombe e rifugi. Padre Tovt con altre due giovani ragazze ucraine ha intonato l’inno del loro Paese. “La vostra sensibilità e umanità toccano il nostro cuore – ha detto padre Tovt -. Non è una situazione facile da comprendere: a voi giovani che siete il futuro del mondo ed a cui non sfugge la realtà perché avete nel cuore la purezza degli ideali e la voglia di seguirli, dico che ci sono vostri coetanei che appena un mese fa vivevano come voi, che oggi hanno visto i loro cari morire per la guerra, che fuggono dalle loro case con un solo zainetto. Vi faccio una proposta: quando trovate davanti a voi una persona nuova, guardatela come un amico che ha cose da raccontare e condividere e ci aiuterà a capire meglio la vita. Confidiamo in voi”.