Pavia, più controlli contro il fenomeno della “malamovida”

La decisione del nuovo prefetto dopo la riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica

Saranno intensificati a Pavia i controlli per limitare il fenomeno della “malamovida”, diffuso soprattutto nelle zone del centro. E’ quanto ha deciso Paola Mannella, nuovo prefetto insediatosi da pochi giorni, nella riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di martedì 26 ottobre, al quale hanno partecipato i vertici provinciali delle forze dell’ordine e il comandante della polizia locale di Pavia. “Il prefetto – si legge in una nota della Prefettura di Pavia – ha concordato con le forze di polizia l’incremento delle attività di controllo e prevenzione, nei luoghi e negli orari particolarmente interessati dal fenomeno, da effettuarsi in collaborazione con la polizia locale. Tale azione, affiancata da una serie di misure che potranno essere adottate dall’Amministrazione comunale, consentirà, da un lato, di intervenire in maniera precoce sugli episodi di ‘malamovida’ e di turbativa della quiete pubblica e, dall’altro, di mantenere o ripristinare tempestivamente la salubrità e il decoro urbano”. La riunione del Comitato ha rappresentato, inoltre, l’occasione per approfondire, con i vertici delle forze di polizia, una notizia apparso sulla stampa locale dal quale risulta che la provincia di Pavia è prima in Italia nel rapporto numero di denunce/popolazione, in relazione ai reati di riciclaggio e autoriciclaggio. “La riflessione condotta sul punto – sottolinea il comunicato della Prefettura – consente di porre nella giusta dimensione il dato che, ad una prima lettura, potrebbe apparire, soprattutto ‘ai non addetti ai lavori’, particolarmente allarmante. In effetti, la quasi totalità delle denunce per riciclaggio e/o autoriciclaggio (oltre il 90% delle 73 segnalazioni riscontrate nel 2020) sono legate ad attività d’indagine afferenti a reati tributari. Si tratta, senz’altro, di reati gravi, ma nessuno dei casi segnalati è riconducibile alla criminalità organizzata, al traffico di sostanze stupefacenti, a estorsioni o, comunque, a reati di particolare allarme sociale”. “Inoltre – continua il comunicato di Palazzo Malaspina -, il dato pubblicato è incrementato da episodi di riciclaggio che, verificatisi anche in territori non compresi nella provincia di Pavia, rientrano nella competenza della locale Procura della Repubblica. Infine, il rapporto tra denunciati per riciclaggio e popolazione residente in provincia di Pavia risulta maggiore rispetto al dato delle altre provincie lombarde in quanto la provincia di Pavia è tra le meno popolose della regione (circa mezzo milione di abitanti)”.