“Vaccini anti-influenzali, dosi insufficienti per Pavia”

Michele Lissia, consigliere comunale del Pd, ha sollevato il problema durante l’ultimo consiglio comunale  

Nel corso della riunione del consiglio comunale di Pavia svoltasi lunedì 9 novembre, Michele Lissia (consigliere del Pd, di cui è anche segretario cittadino) ha presentato una “instant question” riguardante la questione delle vaccinazioni anti-influenzali in città. “Da diverse segnalazioni – ha sottolineato Lissa, nella foto – ci risulta che a Pavia diversi medici di medicina generale abbiano denunciato una scarsa disponibilità del vaccino anti influenzale, nonostante in periodo di Covid-19 – come suggerito dalle massime autorità sanitarie nazionali – sia fondamentale vaccinare le categorie a rischio sia per depotenziare l’aggressività del virus nei confronti di tali categorie sia per evitare confusione tra i sintomi del Covid e quelli influenzali e quindi evitare di sovraccaricare i presidi sanitari”. Dopo aver ricordato che “il sindaco mantiene le attribuzioni di autorità di sanitaria pubblica locale e da ciò discende un implicito dovere di massima attenzione per la salute dei propri concittadini, che può concretarsi nell’emanazione di ordinanze contingibili ed urgenti, con efficacia estesa al territorio comunale, in caso di emergenze sanitarie e di igiene pubblica”, Lissia ha chiesto al sindaco (o all’assessore delegato), “se sia in contatto con l’Asst di Pavia e se stia monitorando i dati dei vaccini antinfluenzali eseguiti; quanti siano i cittadini pavesi già sottoposti a vaccino antinfluenzale e quanti ne manchino per raggiungere il target indicato dalle Autorità sanitarie nazionali; quali azioni istituzionali, amministrative e politiche intende assumere per proteggere i cittadini pavesi non ancora sottoposti a vaccinazione anti influenzale, in particolare le categorie a rischio per le quali il vaccino è ancora difficile da reperire”. “Dalla risposta data dall’assessore Zucconi è emerso che a Pavia arriveranno 6.291 vaccini antinfluenzali, oltre la metà dei quali è ancora da distribuire. Occorre tener conto del fatto che le persone con più di 65 anni sono a Pavia circa 18.800 e poi ci sono tutte le altre categorie a rischio da contare: ne servirebbero oltre 20.000 solo per le persone a rischio: quindi con le 6.291 dosi destinate a Pavia, potranno essere vaccinate meno di un terzo delle persone che ne hanno bisogno. Siamo in forte ritardo e le farmacie per ora non dispongono di vaccini. E sono molto preoccupato per i nostri concittadini”.