“Caro Fracassi, oggi tutte le istituzioni devono dare il massimo”

Michele Lissia (PD) scrive al sindaco di Pavia dopo la lettera del primo cittadino al premier Giuseppe Conte

Caro Sindaco, abbiamo letto la Sua lettera indirizzata al Presidente Conte e, pur considerando condivisibili le preoccupazioni da Lei espresse sulla ricaduta sociale ed economica delle misure di contenimento adottate dal Governo, non possiamo non ricordare come le massime autorità sanitarie nazionali e pavesi continuino ad invocare l’adozione di misure ancora più drastiche per contrastare il rapido e incontrollato aumento dei contagi. Ci permettiamo di aggiungere che il Suo intervento sarebbe stato più credibile se avesse altresì scritto al Presidente della Regione Fontana per chiedergli conto del fatto che nelle farmacie lombarde non si trovino i vaccini, o del fatto che, a differenza che in altre Regioni, in Lombardia il numero di posti di terapia intensiva non sia in linea con gli obiettivi sanitari nazionali o, ancora, del fatto che il numero di autobus turistici aggiunti a quelli di linea sia stato in Lombardia meno di un terzo che in Emilia Romagna. Ci saremmo aspettati che le preoccupazioni per le ricadute economiche oggi manifestate fossero state da Lei espresse anche nei mesi estivi quando il “Suo” Segretario di partito, l’On. Salvini, aderiva ai convegni dei negazionisti o partecipava a manifestazioni con persone assembrate, posando senza mascherina nei “selfie”. Ci spiacerebbe se la Sua lettera, in parte condivisibile, mirasse anzitutto a cavalcare per fini politici la rabbia di tutti coloro che, in questa situazione drammatica, sono in grave difficoltà. Persone e lavoratori ai quali ci sentiamo vicini e che lo Stato, come promesso, dovrà aiutare con interventi immediati.  Interventi che vanno gestiti a tutti i livelli e che, purtroppo, negli scorsi mesi sono stati troppo macchinosi. Pensi solo alle criticità emerse anche nella gestione degli aiuti presso il Comune di Pavia: oltre due mesi per distribuire i circa 300mila euro arrivati a Pavia dal Governo per le famiglie bisognose di sostegno; o agli aiuti economici ai commercianti che, in prima battuta, il Comune ha previsto solo per gli esercenti del Centro storico escludendo quelli delle periferie. Insomma, caro Sindaco, in questo momento governare è difficile per tutti e le istituzioni devono dare il massimo, ciascuna nel proprio ambito di competenze, a partire dai livelli di governo più vicini ai cittadini: lo prevede la nostra Costituzione all’articolo 118, nel sancire il principio di sussidiarietà. E’ per questo che, al di là dell’invio di lettere aperte, spesso aventi valore meramente simbolico, è necessario che tutti cooperino in modo sobrio, concreto e leale nell’interesse dei cittadini.

 

Michele Lissia, Segretario cittadino PD Pavia