Covid-19: vertice in Prefettura per limitare i contagi in provincia di Pavia

Decisa un'azione coordinata tra istituzioni, autorità sanitarie e forze dell’ordine

Un’azione coordinata (tra istituzioni, autorità sanitarie e forze dell’ordine) per limitare il più possibile la diffusione dei contagi da Covid-19 a Pavia e nel resto della provincia. E’ stato questo l’esito del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica svoltosi oggi, mercoledì 21 ottobre, presieduto dal prefetto Rosalba Scialla e che ha visto la partecipazione (in teleconferenza) dei sindaci di Pavia, Mario Fabrizio Fracassi, Voghera, Paola Garlaschelli, Vigevano, Andrea Ceffa, del presidente della Provincia, Vittorio Poma, del prof. Raffaele Bruno, direttore di Malattie Infettive del San Matteo, Mara Azzi e Michele Brait, direttori generali di Ats e Asst, e dei responsabili delle forze dell’ordine. L’incontro ha preso spunto dall’ultimo Dpcm del Governo e dall’ordinanza di Regione Lombardia con l’introduzione del “coprifuoco” dalle 23 alle 5 a partire dalla serata di domani, giovedì 22 ottobre. Dopo aver preso atto dai rappresentanti degli enti sanitari dell’attuale situazione dei contagi sul territorio provinciale, l’attenzione si è concentrata sulla necessità di evitare il più possibile occasioni di assembramento, che spesso si registrano sui mezzi di trasporto e all’ingresso e all’uscita delle scuole (mentre la situazione è sotto controllo all’interno degli istituti scolastici). Per questo verrà rivolto un invito all’Università e alle scuole medie superiori a ricorrere il più possibile all’alternanza tra didattica in presenza e a distanza. Il presidente della Provincia e i sindaci incontreranno i responsabili delle società che si occupano di trasporto sul nostro territorio. Un altro veicolo di contagio sono i contatti che avvengono in famiglia: sempre più spesso sono i giovani (asintomatici) a portare il virus in casa. Non a caso la media di età delle persone positive al tampone in provincia di Pavia è scesa a 44 anni. Ats e Asst cercheranno di incentivare sempre più i medici di famiglia a curare a domicilio i casi meno gravi, per evitare di intasare gli ospedali. Per il momento non sono state adottate misure di chiusure straordinarie nelle tre città più importanti (Pavia, Voghera e Vigevano), dove comunque continueranno i controlli sulla movida in attesa di verificare la situazione nei prossimi giorni.