“Che futuro per le scuole paritarie a Pavia e in Italia?”

La lettera di un gruppo di genitori di tre istituti di Pavia. Servizi e interviste sul prossimo numero de "il Ticino"

SULL’ULTIMO NUMERO DE “IL TICINO” ABBIAMO PUBBLICATO UNA LETTERA DI GENITORI DI BAMBINI E RAGAZZI CHE FREQUENTANO LE SCUOLE PARITARIE DI PAVIA, PREOCCUPATI PER IL FUTURO DI QUESTI ISTITUTI IN DIFFICOLTA’ A CAUSA DELL’EMERGENZA CORONAVIRUS. LA PROPONIAMO ANCHE SUL NOSTRO SITO

 

Gentile Direttore,

siamo genitori di bambini e ragazzi che frequentano le scuole paritarie cittadine (dal nido alla secondaria di secondo grado). Siamo consapevoli di vivere una situazione di crisi che nessuno aveva mai conosciuto dalla fine della Seconda Guerra mondiale, ma siamo altrettanto consapevoli che non possiamo tacere la nostra preoccupazione per ciò che abbiamo di più caro: l’educazione dei nostri figli. In questo momento, il futuro delle scuole paritarie sembra non interessare nessuno. Lo ha sottolineato anche il Vescovo di Pavia Corrado Sanguineti nel suo messaggio di saluto per la Pasqua. Da parte del governo centrale non c’è nessuna risposta in tema di detrazione completa delle rette (almeno per il periodo dal 22 febbraio) per le famiglie e il Ministro dell’Istruzione ha addirittura abbandonato un tavolo di dialogo con le Regioni. Anche le amministrazioni territoriali, al momento, non hanno ancora elaborato proposte con le scuole e le associazioni di genitori. Dal 22 febbraio, le nostre famiglie sono colpite dalla crisi: molte mamme e papà sono in cassa integrazione (con stipendi decurtati), qualcuno ha già perso il lavoro, mentre chi ha un’attività libero professionale è di fatto fermo e senza reddito. Nel frattempo, però, queste stesse mamme e questi stessi papà continuano a pagare con le proprie tasse la fiscalità generale (dove è compresa l’istruzione) e le rette scolastiche dei propri figli, visto che la libertà di educazione in Italia è tale solo sulla carta. Insomma, pur senza redditi molti stanno pagando 2 volte e senza alcuna garanzia da parte delle istituzioni che queste spese possano essere detratte o scontate. Senza il pagamento delle rette, le nostre scuole non sono in grado di pagare stipendi e costi fissi. Rivalersi su di loro significherebbe decretarne fin da subito la chiusura. Il futuro di queste scuole interessa a chi ci governa a tutti i livelli? La sostenibilità dei costi delle famiglie interessa?  Chi ci governa, da Roma a Pavia, è consapevole che con la chiusura delle scuole paritarie – o con famiglie costrette a spostare su altri istituti i propri figli per mancanza di soldi – questi studenti andrebbero a riempire – in modo non sostenibile – le classi di scuole statali o comunali? Chi ci governa sa che un nostro figlio inviato alla scuola statale comporterebbbe un costo annuo per lo stato di circa 6400 euro, e che nella scuola paritaria il costo effettivo dello studente è inferiore di circa il 40%? Vorremmo ancora essere liberi di educare i nostri figli e di rendere attuale l’appello che Papa Francesco ci fece nel 2015: “Date generosamente il vostro contributo perché la scuola cattolica non diventi mai un “ripiego”, o un’alternativa insignificante tra le varie istituzioni formative. Impegnatevi affinché le scuole cattoliche siano veramente aperte a tutti”.

 

Sara Osté Davide Colloca, Sergio Marchese, Maria Elisabetta Maffi, Valoti Elio, Elisa Brera, Filippo Dolci, Alessandra Chalmers, Lucia Fornasari, Susanna Caleffi, Eva Montini, Jenny Medaglia, Giovanna Tiralongo, Calin Elena, Chiara Gastaldo, Angelo Piccoli, Claudia Gasperoni, Ruben Sinis, Laura Astorri, Paola Dragoni, Maria Teresa lemmi, Sara Gianfelice, Luca Bossi , Anna Maria Narciso, Luca Borracino, Mara Carducci Giovanni Morisetti,Bice Davi, Petrescu Cristiana, Pietro Aspesi, Laura Alberetelli, Vercoli Marco Enrico, Filippo Cavazza, Anna Guizzardi, Bernini Virginia, Luca Morrone, Monica Uccheddu,Marcello Borri, Maria Chiara Mimmi, Davide Rossetti, Cecilia Angelini

(genitori di San Giorgio, Maria Ausiliatrice, Olivelli)

 

SUL PROSSIMO NUMERO DE “IL TICINO”, NELLE PARROCCHIE DELLA DIOCESI DI PAVIA E NELLE EDICOLE DI TUTTA LA PROVINCIA DA VENERDI’ 24 APRILE, UNA PAGINA DEL SETTIMANALE SARA’ DEDICATA AL PROBLEMA DELLE SCUOLE PARITARIE