Pavia: cinque nuovi alloggi per le donne vittime di violenza

Sono cinque in totale le nuove abitazioni che il comune di Pavia ha concesso in comodato d’uso gratuito al Centro antiviolenza Liberamente e destinate ad accogliere altrettante donne vittime di violenza. Sale dunque a sei il numero totale di appartamenti destinati a questo uso, visto che i cinque alloggi (completamente ristrutturati e che rientrano nell’ERP, l’Edilizia Residenziale Pubblica in capo al Comune) si vanno ad aggiungere all’unico appartamento, ad indirizzo segreto, che viene gestito direttamente dal Centro pavese. “Due di questi cinque nuovi appartamenti sono considerati case rifugio e tre sono a semi autonomia – ha chiarito Paola Tavazzi, presidente della Cooperativa LiberaMente di Pavia -. Nessun alloggio è ad indirizzo segreto, due sono destinati a donne con medio livello di rischio oppure ad alto rischio se provenienti da fuori regione, gli altri tre sono a basso rischio e per coloro che stanno subendo casi di violenza economica; naturalmente le donne possono essere accolte con i loro figli”. “Si tratta di un traguardo importante – ha commentato l’Assessore alle Pari Opportunità del Comune Barbara Longo durante la conferenza stampa svoltasi nella mattinata di lunedì 2 marzo -: questo progetto era stato avviato durante l’operato della giunta Depaoli e si richiama ad un bando ATS specifico sostenuto anche da Regione Lombardia. Il comodato d’uso gratuito durerà per cinque anni”.
Per quanto riguarda l’anno 2019, sono state in totale 391 le donne accolte dal centro Antiviolenza di Pavia di cui il 66% sono italiane e il 44% straniere; 135 sono le donne che si sono rivolte, sempre nel 2019, al pronto soccorso di Pavia. Presenti alla conferenza stampa anche Anna Zucconi, Assessore ai Servizi Sociali e Francesca Salvini, vicepresidente di LiberaMente.

(In foto, da sin.: Tavazzi, Zucconi, Salvini, Longo.

Si.Ra.