A Pavia un tavolo permanente dedicato alla scuola

Alessandro Cantoni, classe 1965, dirigente d’azienda nel settore dell’editoria, è l’assessore con deleghe all’istruzione, alla formazione professionale, alle mense scolastiche comunali e alle politiche giovanili e per la famiglia della giunta di Pavia guidata dal sindaco Mario Fabrizio Fracassi. “il Ticino” lo ha recentemente intervistato per conoscere i suoi programmi nell’anno appena iniziato; proponiamo l’intervista anche ai lettori del nostro sito.

 

 

Nel 2020 quali saranno le principali attività promosse dal suo assessorato, a partire dall’istruzione?

 

“Iniziamo il nuovo anno con una novità importantissima, che metterà in condizione il Comune di avvicinarsi sempre di più al mondo della scuola, agli studenti e alle loro famiglie: mi riferisco all’attivazione permanente del tavolo delle politiche scolastiche. Abbiamo tenuto la prima riunione alla fine del 2019. Il tavolo veda la partecipazione dei dirigenti dei quattro istituti comprensivi di Pavia, della presidente della commissione istruzione, dell’assessore e dei dirigenti dell’assessorato”.

 

Quali sono le finalità di questo tavolo?

 

“Vogliamo trattare tutti i problemi della scuola, coinvolgendo anche gli altri assessorati interessati come quello dei lavori pubblici che è impegnato nella programmazione degli interventi nella strutture scolastiche cittadine”.

 

Sono previsti lavori in tempi brevi?

 

“Abbiamo alcune priorità che ci sono state segnalate dalle scuole attraverso la piattaforma Ermes, con la richiesta di un intervento immediato da parte dei lavori pubblici del Comune. Queste segnalazioni, grazie al tavolo permanente, vengono completate trattando direttamente con i dirigenti degli istituti comprensivi che, a loro volta, informano le associazioni dei genitori. L’obiettivo del tavolo è anche quello di accorciare le distanze tra chi opera direttamente alla risoluzione dei problemi e il Comune”.

 

 Verranno ridotti i tempi di intervento per i lavori nelle scuole cittadine?

 

 “E’ quello che ci ripromettiamo. Una volta indicata una priorità di intervento, il tavolo definisce la programmazione del lavoro e verifica poi, nelle successive riunioni, che il piano sia stato rispettato. Non è però un luogo istituzionale dove si affrontano solo i problemi: si parla anche delle opportunità che possono aprirsi per le scuole di Pavia”.

 

 Avete altri obiettivi in materia di istruzione?

 

“Uno particolarmente significativo riguarda l’istituzione di percorsi extracurricolari per le scuole, che tengano conto delle esigenze degli istituti e degli studenti. Entro aprile-maggio presenteremo nove progetti che coinvolgeranno numerose associazioni, cooperative e strutture legate alle scuole”.

 

 

Che iniziative sono previste per la famiglia e le politiche giovanili, altre due deleghe importanti del suo assessorato? 

 

“Abbiamo avviato, alla fine del 2019, un progetto dedicato alle famiglie e ai bambini della città che si si chiama ‘Divertiamo Pavia’. I primi quattro eventi, organizzati nelle ultime domeniche dell’anno, hanno registrato ottimi risultati, con una grande partecipazione. L’obiettivo è continuare su questa strada. Entro la fine di gennaio presenteremo i prossimi quattro appuntamenti. Sono momenti di coesione, di sano gioco e divertimento tra famiglie e bambini che proseguiranno sino a maggio. E’ positivo che diverse associazioni ci abbiano chiesto di collaborare: è la conferma del successo di un’iniziativa, che si sviluppa anche tra natura e sport e della quale sono molto orgoglioso”.

 

 Sono sufficienti i fondi a disposizione del Comune per l’inserimento dei giovani disabili nella scuola?

 

“Il numero di ragazzi diversamente abili è aumentato: servono sempre più risorse. E’ un problema che stiamo cercando di affrontare coinvolgendo anche l’assessore al bilancio. Abbiamo anche intensificato la collaborazione con le scuole che accolgono questi giovani: ci stiamo impegnando anche per migliorare la formazione dei docenti, affinchè siano sempre più preparati ad affrontare studenti affetti da una disabilità che non è soltanto fisica ma spesso è anche psichica”. 

 

 

       Antonio Azzolini