Anche la nonna materna di Eitan è indagata per il sequestro del bambino

L'indagine avviata dalla Procura di Pavia. Per il nonno materno l'accusa di sequestro di persona aggravato

Anche Etty Peleg, ex moglie di Shmuel Peleg e nonna materna del piccolo Eitan, è indagata per il sequestro del bambino di 6 anni che sabato 11 settembre è stato portato da Pavia in Israele. “Stiamo accertando l’accaduto per poi intervenire”, ha spiegato ieri, lunedì 13 settembre, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, mentre nell’inchiesta della Procura di Pavia il nonno, Shmuel Peleg, che ha portato il piccolo in Israele “per il suo bene”, a suo dire, affinché cresca col ramo materno della famiglia e non con quello paterno che ne ha la tutela legale in Italia, è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di sequestro di persona aggravato. I legali di Peleg, gli avvocati Sara Carsaniga, Paolo Sevesi e Paolo Polizzi, hanno teso una mano per la risoluzione del caso, anche se la partita è molto complicata, sia in sede giudiziaria sia internazionale. “Dopo essere stato estromesso dagli atti e dalle udienze e preoccupato dalle condizioni di salute del nipotino, ha agito d’impulso”, hanno spiegato.

 

Lo zio paterno: “Serve una soluzione politica rapida”

 

Per Or Nirko, zio paterno del piccolo Eitan, vittima di un presunto rapimento, serve una “soluzione politica” che potrebbe risolvere la situazione “in modo molto più rapido rispetto a quella giudiziaria”. Lo zio ha parlato coi cronisti fuori dalla sua casa dove abita con la moglie, Aya Biran, tutrice legale del bambino sopravvissuto al disastro della funivia del Mottarone. “Eitan è stato tolto brutalmente alle persone più vicine che aveva – ha detto – mia moglie doveva lasciare i suoi occhiali o un oggetto vicino a lui quando si allontanava per dimostrarle il suo affetto e che sarebbe tornata”. (ANSA).