Pavia, le famiglie chiedono di mantenere la prima all’elementare di Mirabello

Preoccupazione per il futuro della scuola. Il Comune: “Senza i numeri minimi, vanno trovate altre soluzioni”

“La scuola elementare a Mirabello è un punto di riferimento per tutte le famiglie, così come il nido, l’asilo comunale e la parrocchia. Sono realtà strettamente collegate tra di loro. Se dovesse sparire la primaria, si rischierebbe di spezzare un sistema virtuoso creando più di un problema all’intera comunità del quartiere”. La signora Gaia è madre di due bambini: la figlia frequenta la seconda all’elementare di Mirabello, mentre il figlio dovrebbe iniziare la prima dal prossimo anno scolastico. Il condizionale però è d’obbligo, dopo che è venuto meno il numero minimo di 15 iscritti per la formazione della classe. La direzione dell’Istituto Comprensivo Acerbi, del quale fa parte la scuola, ha comunicato ai genitori che era necessario iscrivere i loro figli in altre primarie. Le famiglie di Mirabello temono inoltre che la cancellazione della prima possa in qualche modo preludere a una futura chiusura della primaria: una preoccupazione ribadita anche in occasione della manifestazione svoltasi lo scorso 28 aprile (nella foto, ndr). Sulla questione della scuola primaria di Mirabello, interviene anche Alessandro Cantoni, assessore all’istruzione del Comune di Pavia. “La scorsa settimana – afferma Cantoni – abbiamo appreso dalla dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Acerbi, professoressa Elena Bassi, del mancato raggiungimento del minimo di iscrizioni, consistente in almeno 15 bambini, indispensabile per la formazione della classe prima della primaria statale di Mirabello. Pur trattandosi di una scuola statale, su cui il Comune non ha una diretta competenza, mi sono confrontato con la professoressa Bassi per avere rassicurazioni sul fatto che fossero state percorse tutte le strade possibili per tentare di raggiungere i numeri minimi alla creazione della classe prima, coinvolgendo ovviamente anche l’Ufficio Scolastico Territoriale e le famiglie. La legge impone norme e regole alle quali tutti noi dobbiamo attenerci e, nonostante l’impegno profuso dalla professoressa Bassi, i numeri sono i numeri e quindi, con grande dispiacere, dobbiamo accettare che per il prossimo anno scolastico 2021/22 la scuola primaria di Mirabello non avrà la classe prima. Le famiglie di Mirabello che avrebbero voluto portare i loro figli alla prima del loro quartiere, avranno come validissime alternative, a scelta, le primarie Ada Negri, Cabral e San Genesio. Resto perplesso circa il tentativo di alcuni di addebitare all’Amministrazione locale una questione puramente tecnica e in carico a funzioni statali”.

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