“Badanti e colf svolgono ormai da tempo un ruolo cruciale all’interno di tante famiglie, anche in provincia di Pavia. Sono persone alle quali affidiamo spesso la cura dei nostri nonni, dei nostri genitori, di persone anziane e fragili. E’ per queste ragioni che sarebbe importante che anche queste professioniste potessero al più presto essere vaccinate contro il Covid-19”. A lanciare l’appello, sull’ultimo numero de “il Ticino”, è stata Antonietta Citterio, medico in pensione (specializzata in neurologia ed epidemiologia), referente del coordinamento donne delle Acli di Pavia. E’ lei, all’interno della sezione provinciale delle “Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani”, ad occuparsi di colf e badanti. Dal rapporto dell’Osservatorio Nazionale Domina sul lavoro domestico, emerge (dall’ultimo rilevamento effettuato) che in provincia di Pavia sono presenti 3.537 colf (6,5 ogni mille abitanti) e 2.758 badanti (6,2 ogni 100 anziani con più di 79 anni). “Sono circa 1.200 – ricorda la dottoressa Citterio – i contratti di colf e badanti gestiti annualmente sul territorio provinciale dal Caf delle Acli. Inoltre abbiamo anche 1.800 domande di lavoro affidate allo Sportello badanti delle Acli, prevalentemente nella zona del Pavese”. Numeri significativi, che sottolineano l’importanza di queste figure all’interno di tante famiglie. “Nel corso degli anni, è progressivamente aumentato il sostegno di colf e badanti alle famiglie della provincia di Pavia – conferma la rappresentante delle Acli pavesi -. In molti casi svolgono un ruolo paragonabile a quello del personale Asa e Oss delle case di riposo. Per tutelare la salute dei loro assistiti, indossano sempre la mascherina e si sottopongono spesso a tamponi di controllo. Ma il vaccino garantirebbe certamente maggiore tranquillità, a loro e alle famiglie che le hanno assunte”. (FOTO AGENSIR)
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