Uno studio industriale per salvare la basilica di San Michele di Pavia

La ricerca affidata alla "Mapei Spa", l'importante società italiana che ha già sviluppato nuove tecnologie per il restauro dell’antico e del moderno

E’ stato affidato alla “Mapei Spa”, l’importante industria italiana operante da anni in ambito internazionale nel settore della produzione di materiali chimici per l’edilizia e che ha già sviluppato nuove tecnologie per il restauro dell’antico e del moderno, uno studio per cercare di salvare la basilica di San Michele Maggiore a Pavia, gioiello del XII secolo del romanico lombardo. La chiesa è stata costruita in pietra arenaria, particolarmente sensibile all’azione degli agenti atmosferici e dello smog. Il degrado esterno sta portando alla scomparsa dei bassorilievi, per cui si rende urgente avviare un concreto programma di intervento.  “La Mapei si è resa disponibile ad affrontare il problema della conservazione tramite un piano di ricerca sperimentale che prende le premesse da quanto già precedentemente avvenuto – sottolinea il professor Vittorio Vaccari, presidente dell’associazione culturale ‘Il Bel San Michele’ -. Una ricerca aperta a più soluzioni, sia tecniche che scientifiche, che vedono nella basilica un vero e proprio laboratorio sul territorio”.

 

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