Parkinson, un progetto di ricerca europeo con il Mondino di Pavia

All'istituto neurologico pavese un finanziamento di oltre un milione di dollari

Un finanziamento di oltre un milione di dollari è stato assegnato alla Fondazione Mondino, l’Istituto neurologico nazionale di Pavia associato alla rete degli istituti di Neuroscienze e Neuroriabilitazione, per un nuovo progetto internazionale di ricerca sulla malattia di Parkinson. Ad assegnarlo, nell’ambito di uno stanziamento di complessivi 8,2 milioni di dollari, due istituzioni di grande prestigio: l’Asap (Aligning Science Across Parkinson’s), diretta dal premio Nobel per la medicina (nel 2013) Randy Schekman, e la Micheal J. Fox Foundation for Parkinson’s Research. Il team di ricercatori del Mondino guidato da Fabio Blandini, direttore scientifico dell’Istituto e co-investigator del progetto, parteciperà a uno studio triennale di grande valore scientifico sul “ruolo del microbioma nel parkinson’s”, finalizzato ad analizzare l’influenza del microbioma intestinale sul rischio di sviluppare la malattia di Parkinson, sia nella forma idiopatica (la più frequente) che nelle forme associate a mutazioni nel gene della glucocerebrosidasi, un enzima che negli ultimi anni ha attirato l’attenzione dei maggiori gruppi di ricerca internazionali. La speranza è quella di identificare fattori in grado di predire l’insorgenza della malattia. Il progetto è coordinato dallo University College of London e vede la partecipazione, oltre che della Fondazione Mondino di Pavia, anche del Deutsches Zentrum für Neurodegenerative Erkrankungen (DZNE) il centro governativo tedesco per le malattie neurodegenerative e l’Institut national de la recherche agronomique (INRAE) di Parigi. «Siamo felici di questo risultato – commenta il prof. Fabio Blandini – perché è un riconoscimento di grande rilievo internazionale per l’Istituto e per i suoi ricercatori. Il finanziamento giunge al culmine di un decennio di ricerca avanzata condotta con centri di assoluta eccellenza mondiale”. Il progetto avrà inizio – Covid permettendo – a gennaio e durerà tre anni. La parte sui pazienti, che rappresenta il cuore dello studio, sarà condotta in stretta collaborazione tra Londra e Pavia. Nell’Unità di Cellular and Molecular Neurobiology del Mondino, coordinata da Silvia Cerri, saranno eseguite parte delle analisi previste dal protocollo di studio.