Il sindaco di Pavia scrive al Presidente Mattarella per chiedere la cittadinanza italiana per Danielle Frédérique Madam

E' la campionessa di lancio del peso che da 16 anni vive nel nostro Paese e oggetto di insulti razzisti dopo il "caso Suarez"

Il sindaco di Pavia, Mario Fabrizio Fracassi, ha scritto al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per chiedergli di concedere la cittadinanza italiana a Danielle Frédérique Madam, 23 anni, di origini camerunensi, campionessa di atletica nella specialità del lancio del peso. Nonostante la sua ormai lunga permanenza nel nostro Paese (vive in Italia dall’età di 7 anni), non le è ancora stata riconosciuta la cittadinanza. Così quando nei giorni scorsi è saltata fuori la storia dell’esame di italiano di Suarez a Perugia (sul quale sta indagando la Procura del capoluogo umbro), Danielle si è sfogata: “Se fossi un calciatore come Suarez non avrei problemi ad avere un passaporto”.
Una dichiarazione che le è costata diversi messaggi d’odio e razzismo sui social. Ma a ferire Danielle è stato soprattutto un episodio avvenuto sabato scorso al bar di Pavia dove la ragazza lavora. Come ha raccontato lei stessa sulla sua pagina Facebook, un uomo sui 45 anni “ha consumato, pagato, e poi mi ha guardato, evidentemente mi ha riconosciuta e ha esclamato ‘Tu non sei italiana, a cosa ti serve diventare italiana? Tu non diventerai mai italiana’ “.
Danielle, talento che gareggia nella Bracco Atletica Milano, ha raccontato che è la prima volta, da quando è in Italia, che le capita un fatto del genere: “Non mi era mai successo. Mi dispiace molto. Il mio sogno sarebbe entrare nelle forze dell’ordine e lavorare all’ufficio immigrazione della Questura: ma senza la cittadinanza italiana è un sogno irrealizzabile”.
Per mantenersi Danielle, oltre a lavorare al bar è anche baby sitter e fa le pulizie in un condominio di Pavia. E poi, naturalmente, si allena. Ha lasciato il Camerun all’età di appena 7 anni, insieme al fratello gemello. Suo padre era stato ucciso, e la mamma temeva per la vita dei suoi figli. Il fratello è poi tornato in Camerun. Danielle invece è rimasta nel nostro Paese, parla benissimo la nostra lingua e vorrebbe tanto costruirsi una vita da cittadina italiana.
Oggi, giovedì 8 ottobre, il sindaco di Pavia ha incontrato Danielle in municipio (nella foto, ndr) e ha scritto la lettera al Presidente Mattarella. “Le rivolgo queste brevi righe – sottolinea Fracassi – per porre alla Sua attenzione il caso di Danielle Frédérique Madam, giovane atleta ventitreenne, originaria del Camerun ma da 16 anni in Italia (ancorché da 4 residente), e pur tuttavia non ancora in possesso della cittadinanza italiana”. Il sindaco spiega al Capo dello Stato che la ragazza “oggetto di cronaca in queste settimane per alcuni insulti rivoltile dal vivo e sui social, in virtù della sua battaglia per la cittadinanza, è sportiva di assoluto valore e può già vantare tre titoli nazionali di lancio del peso nelle categorie giovanili, oltre a un attaccamento spiccato e più volte manifestato nei confronti dei colori azzurri”. Fracassi chiede quindi a Mattarella di “promuovere presso il suo ufficio la concessione della cittadinanza italiana” a Danielle “in virtù degli eminenti servizi resi al Paese e per l’eccezionale interesse dello Stato che ne discende”.