A Pavia il “Busker Festival Manouche”

Il 18 e 19 settembre, organizzato dall'Associazione Pavia Manouche Festival

Pavia apre le sue vie ad una manifestazione unica nel suo genere il “Busker Festival Manouche”, organizzata dall’Associazione Pavia Manouche Festival con presidente Simone Pavanati. Un’edizione di eventi musicali e non solo pensati per diffondere e valorizzare l’arte di strada come momento di incontro sociale in spazi urbani pieni di storia. Cosi la descrive il presidente, nonchè organizzatore dell’evento, aggiungendo “come di necessità talvolta se ne faccia una virtù”.  L’idea di un Festival da strada , nasce dalle modalità restrittive post Covid, “che ci hanno portato a non rinunciare alla seconda edizione ripensandolo però in chiave moderna all’interno di un percorso cittadino già memorizzato e vissuto nel suo quotidiano in modo da animare  cuori e cervello nel rispetto delle norme di sicurezza”. Venerdì 18 e sabato 19 settembre la città offrirà momenti di musica ed intrattenimento aperti a tutti.  L’evento , gratuito, si snoderà per le vie della città dalle 15 alle 21 in entrambi i giorni  in un susseguirsi di artisti provenienti dall’Italia e dall’Oltre Alpe  per poi , dopo le 21, proporre momenti musicali in totale stile manouche.  Cornice all’evento saranno esposizione di liutai , pittori, ballerini che proporranno spettacoli artisticamente variegati  e qualitativamente elevati in un territorio ricco di storia e di bellezze artistiche ed architettoniche. Le zone interessate saranno : Corso Cavour, Piazza Vittoria, Strada Nuova, Cupola Arnaboldi, Piazza Leonardo da Vinci, Piazzetta San Marino.All’interno del programma ci saranno anche momenti conoscitivi con i protagonisti dell’iniziativa a partire dalla vincitrice del concorso grafico per realizzare il logo del festival  Ella Du Bois. Una giovane artista , iscritta a Brera  che nel suo elaborato ha perfettamente messo in armonia le note colorate dello spirito Manouche con il senso di libertà che si percepisce nelle melodie. Un’iniziativa , quella del concorso grafico, doverosa , spiega il suo organizzatore, per coinvolgere un pubblico che ama l’arte e che anche nelle difficoltà comunicative dei mesi passati ha voluto esprimere forme di comunicazione alternative.